bafio ha scritto:
Quelle di aumentare i vostri futuri contributi per pagarmi la pensione per i 50 anni che restano da vivere a me e soprattutto alla mia signora.
Quando hai fatto questa risposta, pensavo ad una battuta di un simpaticone, poi ho cercato di approfondire la questione e ho concluso che la tua sintesi è perfetta.
Per essere più precisi, gli ingegneri vecchi e ricchi che non hanno pagato i contributi in maniera adeguata alla pensione che vogliono, la stanno mettendo, in carico ai futuri giovani poveri.
Cioè non desiderano riprendere la quota di contributi versati, ma vogliono semplicemente raddoppiare la posta a scapito dei
giovani che quando verseranno i contributi con sempre crescente difficoltà, si consoleranno vedendo sfrecciare
la vedova del collega.
La cosa bella è che i giovani ingegneri poveri sono d'accordo.
Già, ma come è possibile, tutto ciò mi sono chiesto.
C'è il delegato inarcassa che veglia sulla mia futura pensione, in molti casi ha il figlio che fa lo stesso mestiere, e poi è la persona più stimata tra i colleghi dell'albo.
Infatti è un classico che a fotterti è il tuo più caro amico (purtroppo anche tra di noi ingegneri).
In sintesi quanto sopra è scritto nello statuto inarcassa agli artt. 22 e 25,
nel bilancio tecnico pubblicato sul sito inarcassa e nell'intervento della presidente di inarcassa
per spiegare la sostenibilità dei conti e soprattutto nella parola magica "tasso di sostituzione".
Per i futuri giovani poveri ingegneri allora non c'è speranza?
In realtà la partita è ancora tutta da giocare come è indicato nella frase iniziale ossia "pagarmi la pensione" e "i vostri futuri contributi".
Infatti, i giovani ancora non hanno cacciato fuori i soldi dei contributi e quelli che vogliono la pensione che non hanno pagato in massima parte ancora stanno al lavoro.
Ossia "si può chiudere la stalla prima che i buoi scappino" proprio in questo frangente offerto da Monti.
Mi piacerebbe sapere se c'è qualche giovane (intendo meno di 55 anni) che aspira a non farsi fottere la misera pensione che lo attende, che sia interessato a sapere cosa c'è da fare.