castaldini ha scritto:
Ho ieri partecipato ad un convegno indetto a Bologna da INARCASSA . Invito caldamente i giovani Ingegneri ad approfondire rigorosamente il tema della sostenibilità .
Per i meno giovani come il sottoscritto , vessato da norme statutarie in una perenne rincorsa alla data di pensione o al numero di ani di contribuzione , spero ci possa essere attraverso il forum un coordinamento di colleghi per intraprendere azioni contro INARCASSA quantomeno a salvaguardia di diritti acquisiti .
Informo i colleghi giovani sul loro futuro : l'esempio prodotto e presentato da INARCASSA è il seguente
iscritto nel 2000
reddito medio professionale circa 25-30000 €
nel 2036 percepirà una pensione di 15000 e rotti € lordi equivalenti a circa 800 €/mese
il tutto derivante da una quota calcolata col metodo retributivo fino al 2012 pari a circa 7500 € e 7500 calcolati col contributivo dal 2013 per 23 anni ......................AUGURI
Tutto cio' per la sostenibilità e prevedendo una rivalutazione del patrimonio INARCASSA dell'1%
Cari Ingegneri occorre che una voce forte emerga dal buio in cui siamo rimasti sino ad ora ; il contributo soggettivo passa al 14,50 % ............il lavoro sappiamo tutti come sta andando .....
riflettete
Attendo i Vs riscontri ed osservazioni
Inarcassa, con questi incontri da carbonari, sta coltivando la solita disinformazione di massa.
Convocare 5000 iscritti in una sala ai tempi di internet, non mi sembra molto serio.
viewtopic.php?p=375441#p375441Se avesse pubblicato il bilancio tecnico 2011, associato con il bilancio di previsione 2013, si capirebbe tranquillamente che la riforma non garantisce alcuna sostenibilità, tantomeno a 50 anni.
A fine 2013 deve essere redatto il successivo bilancio tecnico, ed allora sarà evidente, se ce ne fosse bisogno che è ora di iniziare a tagliare pesantemente i diritti acquisiti, sia dal lato delle pensioni in essere che dal lato dei prossimi pensionati.
Un esempio.
Nel 2013 il rapporto patrimonio/prestazioni previdenziali passa da 17,5 a 16,9 diminuendo di 0,6 punti quando dopo ogni riforma (BT 2006 e BT 2009) era previsto un aumento di 1,3 punti.
Significa che con 450 milioni di pensioni erogate/anno, anzichè avanzare 585 milioni ne mancano 270 (differenza 855).
Volendo mantenere costante il rapporto, già quest'anno le pensioni in essere non dovevano essere rivalutate del 3% dell'inflazione (16,9/17,5).
Il rendimento del patrimonio dell'1% oltre l'inflazione è un miraggio, negli ultimi anni.
viewtopic.php?p=356511#p356511http://it.wikipedia.org/wiki/Cassa_Nazi ... essionisti