pietro97 ha scritto:
Ciao, scusami se rispondo anche a questa tua risposta (scusa il gioco di parole), ma perché il settore industriale dell'ingegneria è evidentemente così "più florido" rispetto a quello civile/ambientale? Seriamente la situazione per me (studente di 21 anni al primo anno di ing. ambiente e territorio) è così tragica..?
Sì è tragica, e finchè ci saranno studenti come te che prima si iscriveranno all'università e solo dopo inizieranno a informarsi, non se ne uscirà mai....
La situazione oggi purtroppo è questa. In questo forum e anche in altri in rete, oppure parlando con persone che lavorano, puoi farti delle idee direi molto chiare ormai.
Gli ingegneri industriali vivono su un altro pianeta rispetto ai civili/ambientali. Ma poi scusa, basta guardare le offerte di lavoro. Un civile è equiparato a un perito. Un neolaureato civile mediamente può aspirare a guadagnare 500-600 euro al primo impiego, con p.iva o collaborazione occasionale. Niente CCNL.
Pensa, quando ero neolaureato, ebbi delle offerte per lavorare in studi tecnici: 150 euro al mese, 300 euro al mese, 400 euro al mese. Riuscii a trovare uno studio che mi pagava 1000 euro (lordi). Non hai ferie, non hai 13 e 14, non hai malattia, di norma non cresci (perchè negli studi non c'è l'interesse nel formare, perchè puoi diventare un concorrente). Ecc ecc ecc ecc. Gira un po', informati, il mondo è pieno di queste storie. Ah, io vivo al Nord, quindi ti lascio immaginare cosa puoi fare con questi "stipendi", se qualcuno ha il coraggio di chiamarli tali.
Per quanto riguarda lavorare in un'azienda: basta vedere le offerte di lavoro. Che ingegneri vengono cercati? Su 100 offerte, quante sono per meccanici o gestionali? Credo che siamo sulle 90-95. Come vengono inquadrati i neolaureati meccanici? Tutto un'altro mondo rispetto ai civili/ambientali.
E questo prosegue anche quando cominci (se riesci) ad avere esperienza. L'Italia è un paese manifatturiero, anche per profili con esperienza (2-3 anni, oppure 4-5 anni o più) viene richiesta, oltre all'esperienza (che è la prima cosa) una laurea generalmente industriale.
Non c'è paragone. Mi spiace ma ci siamo passati in tanti. Io ti consiglio caldamente di cambiare facoltà. Sei ancora al primo anno. Non fare l'errore di pensare che tanto si potrà trovare qualcosa. L'ho già fatto io, l'hanno fatto in tanti. Bisogna conoscere il mercato del lavoro perchè è in quello che ci si deve muovere una volta laureati ed è in quel mondo che si può essere annientati se non si giocano le carte giuste.