pietro97 ha scritto:
Sono d'accordo.
Più che altro, secondo te, un ingegnere ambientale (e parlo dopo ANNI di gavetta, esperienza, insomma, farsi il mazzo tanto anche spostandosi, andando all'estero e cambiando spesso azienda...) può arrivare a coprire ruoli importanti? Non dico CEO di En*, ma comunque ruoli importanti, ecco, dirigente di un certo settore, ad esempio.
Perché sembra che qui possano solo i meccanici..
Ma che ne sa l'utente a cui lo hai chiesto che si è appena lureato alla triennle

Il dirigente lo può fare chiunque, conn qualsiasi titolo di studio.
Ti ricordo che Marchionne era laureato in filosofia.
il fare carriera ,come dici tu, non dipende dal titolo di studio, ma da tanti fattori.Ora ai laureati nons ono dati subito alvori di responsabilità,come poteva avvenire negli anni '90 o nei primi anni 2000.Adesso un laureato entra in azineda come sempice impiegato è spesso demanionato,sia nello stipendio che nelle attività, e potrebbe rimanere anche 10-12 anni nella stessa posizione, sperando che, nel frattempoo l'azienda non fallisca e chiuda e lo lasci disoccupato.
Il problema di essere ambientale è che le tue competenze tecniche non fanno gola a moti settori aziendali.pertanto sei solo uno frai tantissimi in cerca di lavoro.
Gli industriali sono più ricercati semplicemente perchè le aziende sul mercato adesso sono in maggioranza industriali/meccaniche.E quindi le competenze tecniche di un ing. meccanico potrebbero far "gola".Che poi l'ingegenre meccanico faccai carriera non è assolutamente scontato.
Per cambiare spesso azienda e muoversi,coem dici tu, devi trovare anche chi ti assume.Non è così scontato.Non è che solo perchè sei disposto a muoveti vieni mandato all'estero.
Scusa se sono stata dura, ma mi sono iscritta all'università quando sei nato, perciò ho visto il mondo del lavoor un pochino più di te.