aLUCArd ha scritto:
quali fatti hanno smentito le mie opinioni?
quelli che puntualmente accadono ogni giorno nel nostro settore.
come quelli che racconto subito sotto.
aLUCArd ha scritto:
Non ho capito comunque se sei un LP
certo che lo sono.
e vedo quotidianamente professionisti poco capaci, quando non proprio disonesti, che acchiappano incarichi (pubblici) a tariffa senza gara di nessun genere grazie ai loro appoggi politici.
la cosa mi fa alquanto girare le scatole, soprattutto come cittadino.
perciò non è questione di masochismo. E' che fino a oggi i professionisti onesti non avevano molti modi di intrufolarsi in questo meccanismo; oggi invece, dove le gare vengono fatte, possono farcela calando il prezzo rispetto ai professionisti di cui sopra (che di solito sono alquanto ingordi).
Dove le gare non vengono fatte, si può ricorrere (che poi non lo si faccia, in quanto inutile lottare contro i mulini a vento, è almeno una scelta...).
PS: il visto dell'ordine sembrerebbe una buona idea, e anch'io lo sostenevo una volta, quando ero uno sbarbatello sprovveduto. Ma esso non può funzionare: oggi come oggi il visto è solamente una certificazione della correttezza della parcella. Nella tua visione, dovrebbe diventare un "esame progetto", che costringerebbe i controllori a verificare la correttezza di quanto il professionista sottopone loro.
Già è difficile che questo possa avvenire con gli ingegneri impiantisti (e se il professionista invece di progettare gli idranti con la uni 10779 ha usato la norma NFPA? e se l'edificio è così alto che nessuna norma lo copre? è chiaro che dovrebbero diventare controllori solo i migliori e più preparati tecnici; ciò significa che la tassa di iscrizione all'ordine dovrebbe essere tanto alta da far sì che costoro preferiscano fare i controllori, che fare i professionisti; è immaginabile tutto ciò, soprattutto in ogni provincia?).
Se poi cominciamo a considerare la cosa dal punto di vista degli architetti (chi decide che il progetto presentato rispetta i canoni del "bello"? in base a quali criteri?) si apre un contenzioso infinito.
E' chiaro quindi che il visto non potrà mai essere un giudizio sostanziale, ma solo formale (es. verificare che il progetto contenga tutti i documenti richiesti dal codice appalti, non se i contenuti sono all'altezza).