boba74 ha scritto:
In effetti la cosa potrebbe essere interpretata.
Considerata la presenza di una porzione riscaldata, si potrebbe anche considerare un ampliamento (ottenuto andando ad ampliare la zona riscaldata mediante nuovi impianti nella porzione precedentemente non riscaldata).
Tuttavia se la vecchia zona uffici riscaldata non rimane "adiacente" al nuovo volume commerciale che va a scaldare, potresti non considerarlo ampliamento, ma nuovo impianto in edificio esistente. In tal caso la ristrutturazione è di 1 o di 2 livello a seconda del grado di intervento sull'involucro (in questo caso sull'involucro che delimita l'ambiente riscaldato, quello nuovo intendo): per assurdo, potresti anche non intervenire in alcun modo sull'involucro, o sostituire solo gli infissi, e sarebbe riqualificazione energetica.
Però se il locale commerciale "comprende" anche la parte di uffici precedentemente riscaldata allora devi considerare nel calcolo anche il volume riscaldato esistente, l'intervento diventa "ampliamento", e come tale è equiparabile a una ristrutturazione di 1 livello (che poi ha gli stessi requisiti della nuova costruzione, ad eccezione degli obblighi di FER).
Premesso che la nuova unità commerciale non sarebbe adiacente alla parte riscaldata ma creata appunto in un magazzino privo di impianti, secondo me non può mai essere considerato ampliamento in virtù del fatto che la stessa andrà a costituire un'unità immobiliare a se stante, non costituendo quindi un aumento del volume riscaldato dell'unità esistente. Quindi propendo più per la ristrutturazione di 1 o 2 livello