esplicitando si ottiene

considera che a comandare sono gli spessori minimi di isolante previsti dal dpr 412/93 (non so se sono stati cambiati successivamente)

quindi essendo la resistenza termica del tubo metallico praticamente nulla si può considerare come diametro interno quello esterno del tubo e come diametro esterno quello del tubo isolato;
per esempio considerando un tubo di diametro esterno 12 mm, usando l'isolante più scadente con k=0,05 W/m°C, secondo il dpr si deve applicare uno spessore di 30 mm per cui il diametro esterno sarà di 12+2*30=72 mm ;
considerando una portata di 0,2 lt/sec corrispondente a 0,2 kg/sec (circa quella di un rubinetto di lavabo completamente aperto) ;
temperatura esterna 0 °C , temperatura in ingresso 80 °C,
si ottiene su una lunghezza di 20 m un deltaT di soli 0,3 °C , che anche se si vuole raddoppiare per considerare gli scambi convettivi e radiativi non si arriva a 1 °C di perdita di temperatura totale su 20 m.
P.S. devo precisare che il criterio e la terminologia che ho usato non sono proprio esatti: infatti prima di tutto lo scambio termico è convettivo per il fatto che almeno l'acqua è in movimento (si chiama conduttivo solo quando tutti i fluidi sono in quiete); sarebbe quasi corretto nel caso di moto laminare, ma per avere tale moto nel tubo dell'esempio che ho fatto la portata non dovrebbe superare circa 0,02 lt/s;
non è comunque complicato considerare la convezione interna e quella esterna (vedi ad es. i primi due esercizi qui
http://www.energiazero.org/esercizi/Ter ... ercizi.pdf ), solo che calcolare il coefficiente convettivo dell'acqua è macchinoso (i vari numeri di Nusselt, Prandtl ecc.), ma a proposito ho trovato questo foglio di calcolo
http://www-eng.lbl.gov/~als/FEA/Heat%20 ... 20rev2.xlse questo (secondo foglio, "A.ext.conv." per la convezione esterna, naturale o forzata
http://www.piping-tools.net/Downloads/1 ... ctions.xls