Redazione ha scritto:
Autore: Ing. Primo Prandoni
Ho sognato che tra Legnano, Busto Arsizio e Gallarate c'erano più di cento studi di ingegneria e mi chiedevo: ma c'è così tanta roba da progettare nell'Altomilanese?
Ho sognato che quasi tutti questi studi erano formati da una sola persona che tirava avanti copiando e ri-copiando vecchi progetti e mi chiedevo: se i cavernicoli avessero fatto così chi avrebbe inventato la ruota?
Ho sognato che nelle aziende all'Ingegnere si chiedeva di fare tutto fuorchè progettare: marketing, gestione, pianificazione e mi chiedevo: allora i laureati in economia e commercio cosa fanno? Dimensionano le travi?
Ho sognato che i calcoli di verifica o dimensionamento venivano considerati dagli Ingegneri come un lavoro indegno da rifilare con aria disgustata a geometri e periti e mi chiedevo: a cosa servono allora tutte quelle formule imparate all'università?
Ho sognato di fare tanti colloqui di lavoro presso aziende nei quali alla mia richiesta di dedicarmi alla progettazione oppure alla ricerca la controparte considerasse la mia richiesta semplicemente assurda e mi chiedevo: siamo sicuri che Eiffel e Stevenson erano ingegneri, visto che avevano il vezzo di progettare e di innovare?
Ho infine sognato che tutto questo non fosse un incubo ma la realtà e mi sono spaventato.
Esattamente come è successo a me..assunto con promesse di bel lavoro e ridotto da qualche mese a fare tutt'altro(solo scartoffie)..non che non mi abbassi a farlo ma non è la massima aspirazione che avevo. Penso che chi ha studiato ingegneria come aspirazione abbia la progettazione nel suo campo di studi..quindi da gennaio se tutto va come previsto si cambia di nuovo lavoro!!
