Salve ragazzi. Come sanno bene tutte le mie fans

ho realizzato personalmente l' intonaco armato di casa mia, tutto tranne l' intonaco stesso che è stato sparato giocoforcza da chi lo sapeva fare.
L' intonaco che ho io stesso realizzato è di tipo tradizionale, quindi di spessore 5 cm, con la rete d'armatura diametro 5 mm 10x10 cm, con i " raddoppi " nei punti che mi sembravano più critici, ovvero gli angoli.
Per unire i due paramenti ho usato 4 connettori in acciaio inox diametro 8 al metro quadro piegati ad U.
Per distanziare la rete dal muro ho posato un migliaio di distanziatori in plastica.

Sotto ho realizzato internalmente un cordolo in CA collegato alla fondazione esistente, con un ferro di rirpesa da 8 ogni 20 cm lungo 1 metro , che finisce in sovrapposizione al betonicno.
Ho resinato dei ferri dentro il cordolo esistente e collegati al paramento in cemento.
Infine ho inserito catene sotto il tetto che è costituito da capriate in travetti di cemento e pignatte.
Beh quindi, ieri mi è venuta per le mani una rete tipo Fibrenet, e sapete che vi dico? dopo la mia esperienza non userei MAI reti del genere, ma manco morto proprio, per un adeguamento globale di un edificio !!

Difatti questo sistema di consolidamento a mio avviso ha gravissime pecche.
1 ) come fa a collaborare con l' intonaco , se l' intonaco armato ha un diametro minimo dell' inerte pari a 2 -3 mm e la rete é POSATA AL MURO? Praticamente l' intonaco va via per i cazzi suoi , specie un intonaco cementizio.
2) La rete costa e ti dicono che però si risparmia sul cemento in quanto bastano 3 cm. Ora io dico questo; anzitutto , non su tutti i muri si possono fare spessori piccoli in quanto ci sono muri irregolari in cui dei 3 cm te ne restano in alcuni punti 1 o meno; e quindi viene un colabrodo dimmerda .
3) inoltre se tengo solo 3 cm di intonaco, come faccio a inserire i ferri di ripresa dalle fondazioni ? Che protezione ho dalla corrosione, e che margini di posa ho ? La risposta : nessuno in entrambi i casi.
Posso mettere i ferri di ripresa dalla fondazione in inox , ma anche qui ipotizzando un ferro da 8 e un minimo di errore di posa, fai fatica a starci nei 3
cm , ed inoltre l' inox costa.
Certo fare un ' intonaco armato senza la relativa fondazione è una presa per il c***o;
4) I connettori previsti in questi sistemi ( spezzoni in FRP o , peggio , coi fiocchi d'aramide modello capelli della barbie) costano quasi più della rete al metro quadro solo di materiale e sono incasinati da posare . Unico vantaggio rispetto ai connettori in inox è che pesano poco ,quindi non bestemmi su e giù per le impalcature, ma richiedono una quantità insensata di lavorazioni;
5) Gli angolari costano liradiddio , tipo 5 volte il costo della rete al metro quadro , cosiccome gli altri pezzi speciali che ho visto .
6) La rete FRP da lavorare è complicata, ci vuole il flessibile, mentre una rete elettrosaldata diametro 5 o 6 te la tagli col tronchese.
Quindi a mio avviso , tale tecnica deve rimanere un solo sistema per evitare il ribaltamento del muro FUORI DAL PIANO o per rinforzi locali , se proprio non c'è altra via . Inutile pretendere che trasformi la casa in un bunker , lavorando pure nel proprio piano, come fa invece il betoncino tradizionale.
IN questo senso, utilizzare malte di calce in un' ottica conservativa ( ? ) mi pare l' unico uso sensato di questi prodotti in quanto non varia il modulo elastico del materiale sul muro .
Voi che dite??