uptheirons86 ha scritto:
Il PhD è EQF level 8, all'estero. Ovvero il massimo dei massimi in quanto a titoli. Evidentemente un motivo ci sarà . In Itaglia equivale invece come detto già da qualcuno ad una "perdita di tempo". Se non è qualificato e competente un PhD, chi sarà quello competente? Il manager col diploma acquistato al discount?
Mah, scrivi facendo finta di non capire.
Un PhD è un ruolo tecnico e specifico che deve proporsi per ruoli di questo tipo, e ha competenze non paragonabili a quelle di un manager che si occupa di tutt'altro: un manager che gestisce un team di PhD è chiaramente pagato più del singolo specialista, a maggior ragione l'ultimo arrivato, indipendentemente dal suo titolo di studio. E' una questione di responsabilità.
E' come dire che il CEO di una multinazionale deve guadagnare meno dell'ultimo arrivato, magari uno specialista in computer vision, perchè il CEO non sa una mazza di computer vision... E' un discorso immaturo.
Detto questo, io lavoro in un ambiente in cui si fa ricerca e sono circondato da PhD e laureati. Onestamente, tutti questi superpoteri non li vedo... il PhD è forte nell'argomento specifico su cui ha fatto il dottorato, e ci mancherebbe, ma a parte questo fa castronerie anche lui.
Nessuno viene assunto come dirigente, il PhD si spera abbia una marcia in più per diventarlo prima, se la tanto osannata "scrematura" ha funzionato, ma entra come impiegato e come tale ha stipendi da impiegato (che non sono quelli di un operaio, se n'è parlato tante volte).
Anche all'estero, un conto è fare ricerca, ma se ti ricicli nell'industria entri comunque come junior. Abbi pazienza e fatti la gavetta come tutti, se sei in gamba come dici troverai la tua strada, che sia qui o all'estero. Se poi il problema è l'ambiente tossico di dove lavori ora, cambia aria, non pensare che sia ovunque tutto uguale.