Se davvero ora gli impianti funzionano 24-7 (e non vengono mai spenti, neppure manualmente), allora il risparmio mettendo un controllo programmabile potrebbe essere notevole.... Per sapere quanto, occorrerebbe un calcolo dell'edificio, simulando i fabbisogni in entrambe le situazioni e facendo la differenza. A livello spannometrico (per ottenere un risparmio "in percentuale") potresti ipotizzare che l'energia consumata sia proporzionale alla differenza di temperatura tra interno ed esterno, quindi, per esempio nella situazione invernale, nel caso con impianto sempre acceso hai una media di 20°C sulle 24 ore e sui 7 giorni, mentre nel caso di impianto "regolato" dovresti fare una media tenendo conto delle ore accese e ore spente, considerando per esempio che nelle ore spente la temperatura sia di 17°C: quindi dovresti ottenere una temperatura media giornaliera, o una media settimanale (ovviamente inferiore a 20°). A quel punto sai che, a parità di temperature esterne che non variano nei due casi, nell'intera stagione invernale avresti una riduzione dei consumi proporzionale alla riduzione della temperatura media interna (ad esempio se la T media interna passa da 20°C a 18°C, corrisponde a un 10% in meno, quindi si ha una riduzione del 10% anche sui consumi). E potresti fare lo stesso ragionamento in regime estivo. E' molto spannometrico, lo so, ma alla fine l'ordine di grandezza non sarebbe poi così diverso, mi aspetto un 10-15% a livello annuo, tutto dipende però da quanto l'edificio sia coibentato (potrebbe essere di più se l'edificio è molto disperdente, o di meno se coibentato).
_________________ L'evoluzione c'entra. Sempre.
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