Dovete contattare un tecnico (termotecnico, quindi ing. o perito abilitato), così a occhio no si può dire granchè. Comunque, in linea di massima: -La denuncia INAIL e la SCIA VVF vanno fatte entrambe, indipendentemente da quale venga fatta prima o no, tanto più che la CT è già realizzata quindi esiste già. I limiti per la pratica INAIL sono potenza >35 kW, I limiti per la pratica VVF sono 116 kW, (quindi immagino che la caldaia abbia una potenza maggiore di 116 kW se parli di VVF) La protezione della canna fumaria dipende dalle condizioni: sul DM 16/04/1996 dice che il locale centrale termica deve essere separato da altri locali con strutture REI 120 (sempre se parliamo di potenza >116 kW), ora, siccome il locale è già un compartimento, non serve proteggere la canna fumaria "dentro" il locale, semmai dovrai proteggerla laddove questa attraversa altri locali, dato che l'interno della canna fumaria forma una comunicazione diretta con il locale centrale termica, da cui potrebbe quindi passare un incendio. Ora bisogna vedere come è fatta questa canna fumaria: se il suo percorso è completamente murato dentro una parete potrebbe essere sufficiente così, idem se sta in un cavedio esterno, se invece passa all'interno di un cavedio sottile che attraversa i vari piani allora tale cavedio andrebbe compartimentato a tutti i piani, ma questo te lo deve dire un tecnico abilitato antincendio. Le modalità di ingresso al locale CT è sempre specificato nel DM 12/04/96, si parla di accesso dall'esterno, ma anche da disimpegno, e sono elencate diverse tipologie di accesso, non è quindi detto che si debba necessariamente fare una porta che da all'esterno, anche se questa è di solito la soluzione più tipica. La dichiarazione di conformità è obbligatoria sempre, essendo già prevista anche prima del DM 37/08 e non penso proprio che quella caldaia sia lì dagli anni 50 senza che vi sia mai stato fatto alcun intervento di sostituzione o manutenzione, quindi la DICO ce la deve avere. Se manca la DICO un tecnico o un installatore può fare una dichiarazione di rispondenza (DIRI), che sostituisce la DICO per quanto attiene la parte esistente (di solito quando si adegua una situazione esistente come questa un tecnico fa una DIRI e l'installatore che esegue gli interventi di messa a norma farà la DICO relativa alle modifiche da lui effettuate, che sicuramente ce ne saranno da fare, se non altro sostituire qualche componente non più a norma).
_________________ L'evoluzione c'entra. Sempre.
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