[quote="boba74"]Secondo me per "iniziare" la libera professione devi prima di tutto avere clienti o contatti che possano darti del lavoro: aprire uno studio senza lavoro secondo me è un controsenso, che fai metti un cartello fuori dalla porta? Fai pubblicità su internet?
Credo che lo studio tuo, e persino "cosa" fare come tipologia di lavori dipendano fondamentalmente da quello che ti si offre come opportunità lavorative.
Soprattutto ora che l'edilizia è in crisi i clienti non arrivano da soli se non sono indirizzati.
Secondo me dovresti capire quello che lo studio attuale "può darti" non solo dal punto di vista economico, ma anche di un eventuale ritorno in termini di bagaglio di esperienze su come funziona il mondo del lavoro e anche perchè no di "conoscenze" vere e proprie (altri studi, imprese, privati, ecc...) in modo da crearti una base di potenziali clienti futuri. Allo studio tuo penserai poi. Nulla ti vieta di continuare a lavorare presso lo studio e fare lavori "extra" nel tempo libero o a casa tua, finchè non decidi che valga la pena dedicarsi solo ai tuoi lavori. Tanto immagino che come tutti sarai a partita iva, perciò perfettamente in grado di firmare e fatturare per conto tuo (ma anche se non è così c'è sempre la possibilità di fare entrambe le cose).
Esempio, dici che lavori in uno studio di geometri: bene, dato che i geometri non fanno strutture si appoggeranno pure a tecnici strutturisti esterni? Potresti sempre collaborare come strutturista dello studio stesso, pur continuando a fare anche quello che fai ora. E se ora non hai esperienza diretta nelle strutture, potresti comunque avere accesso a progetti e relazioni da cui si può imparare qualcosa fino a essere in gredo di farle ex novo per conto tuo.
Io almeno la penso così, poi magari ragionando tipo "chi non risica non rosica" puoi anche accettare il rischio e buttarti subito per conto tuo.[/quote]
Quoto.