Autore: ing.iunior
Buongiorno a tutti, non sono solito esternare mie sensazioni personali, anzi a volte mi capita di leggere la rubrica graffiti e commentare tra me e me che chi scrive non ha di meglio da fare..che spesso chi scrive nella rubrica lo fa con un animo non sereno, che cio' si legge tra le righe. Ebbene questa volta tocca al sottoscritto. inquadro il problema raccontando l'esperienza personale che, comunque, credo sia comune a (ormai)migliaia di colleghi: sono diplomato con lode in ingegneria in un corso triennale vecchio ordinamento quando laurea e diploma universitario non erano "in serie" ma "in parallelo" ho lavorato per svariati anni con partita iva cat. "altre attività tecniche" presso uno studio di ingegneria senior fino al benedetto giorno in cui qualcuno a Roma ha deciso che bisognava immettere nel mondo dei professionisti anche questi triennali quindi ho fatto e superato l'esame di stato prima sessione e sono stato inserito in automatico nella sezione B dell'ordine degli ingegneri nel settore civile e ambientale, con competenze non chiare, senza possibilità di replica quale ad esempio (molto semplice): ma quello che ho imparato a fare nei trascorsi svariati anni di lavoro non mi caratterizza professionalmente più di quello che ho studiato anni prima? e poi: com'è che i colleghi 5anni vecchio ordinamento hanno potuto scegliere il settore di iscizione (uno o tutti e tre) nella sezione A indipendentemente dal curriculum studi/lavoro ivi compresi i neo laureati dell'epoca mentre i neo professionisti sez. B sono stati inseriti automaticamente in un settore tramite discutibili tabelle di confronto tra diploma universitario e laurea di primo livello? comunque, ben contento dell'abilitazione professionale e del grande rispetto e comprensione dimostrata da parte dei membri del consiglio dell'ordine della provincia di mia appartenenza, mi sono messo bel bello al lavoro per tutti questi anni anni durante i quali ho ovviamente perso tutte le quote INPS di previdenza sociale versate nella prima parte della mia attività professionale (costa di più il recupero di tali quote e riallineamento con INARCASSA che il beneficio) anni durante i quali ne ho sentite e lette di tutti i colori sulla mia categoria anni durante i quali ho temuto molte volte di essere messo da parte e/o messi fuori dal mercato del lavoro tramite proposte di legge, emendamenti, ecc tutti documentati e per fortuna bocciati nel corso dell'iter di approvazione anni soprattutto durante i quali ho guadagnato il rispetto di clienti, colleghi ed operatori del mio settore che hanno stimato di più la serietà e la professionalità della persona rispetto al titolo pure ridicolo di ing.iunior (ma si può immaginare un ing iunior di 70 anni?) ora, tutto bene, arriva l'ennesima mazzata: esce la proposta di legge Mantini-Chicchi nella quale verrebbe istituito un albo unico dei tecnici per l'ingegneria dove affluirebbero geometri, periti e laureati triennali. Non si sa se, qualora passasse, tale albo assorbirebbe anche coloro che sono già iscritti all'ordine sez B, ma pensiamo un attimo: -nuovi casini con le casse previdenziali -cambio di titolo professionale (vabbè forse sparisce lo iunior) -cambio di competenze (e se uno fino ad oggi mangiava facendo qualcosa che non potra più fare?) -indubbiamente un declassamento della categoria (se siamo dannati per aver studiato due anni di meno che si deve dire per chi neanche ha messo mai piede in universita': a casa mia 10-8=2 mentre 8-5=3) -come spiego poi tutte queste cose a tutti coloro che mi circondano? -ecc, ecc, ecc concludo esprimendo un pensiero mio personale: se fossi un laureato vecchio ordinamento 5 anni in onestà penserei per prima cosa: ma cosa vuole questo che tornasse a studiare! Ebbene non c'è giorno della mia vita che non abbia pensato a questa cosa,darei un braccio per avere, a suo tempo, scelto il corso "giusto" di 5 anni, anche perchè fatica a studiare non ne ho mai fatta. Ora col lavoro, il mutuo, la famiglia forse è diventata una cosa quasi impossibile. Ma poi penso: io non ho rubato nulla a nessuno, ho seguito un percorso lineare e pulito (superiori,università, tirocinio, esame di stato, lavoro) messomi a disposizione e anzi sponsorizzato dal governo, dalle università. Perchè mai dovrei pagare il fatto che qualcuno ha messo in piedi corsi di studio e sbocchi professionali che le categorie storiche professionali non hanno mai accettato? Perchè mai negli alti ranghi c'è sempre (e sottolineo sempre) l'idea che un professionista triennale voglia fare il furbo e voglia fare propri diritti che non ha? perchè mai non posso avere una collocazione equa intermedia tra diplomati e laureati con competenze intermedie senza dover aver paura ogni tot, di mesi che resti senza lavoro o che venga spinto verso il basso o addirittura fuori? Per fortuna chi decide per ultimo del destino di migliaia di professionisti (ma prima ancora persone, con una vita, le felicità ed i problemi di tutti) tutte queste cose le avrà pensate... Grazie a tutti coloro che vorranno leggere questo piccolo sfogo, fermandosi un attimo a pensare, senza pregiudizi. Buon lavoro.
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