
Il decreto fiscale è legge: il primo pezzo della manovra 2018 ottiene il via libera definitivo del Parlamento, e diventa attuativo. Per quanto concerne la legge di Bilancio vera e propria e l’annesso Milleproroghe, appena ottenuta la fiducia dovrà ancora fare un giro alla Camera: arriverà in aula il 18 dicembre e sarà approvata con fiducia tra il 22 e il 23. Prima di Natale. Ecco, nel dettaglio, le principali misure approvate
CANNABIS ANTIDOLORE – Le preparazioni prescritte dal medico saranno a carico del Servizio sanitario nazionale. Stanziati altri 2,3 milioni per la sua diffusione.
DETRAZIONI FISCALI STUDENTI FUORI SEDE – Lo sconto per gli affitti vale anche se la provincia di residenza è la stessa dell’Università.
EQUO COMPENSO PER TUTTI – Viene esteso a tutti i professionisti il riconoscimento economico “proporzionato” al lavoro svolto. Un principio che vale anche per la Pubblica Amministrazione.
ROTTAMAZIONE CARTELLE – La definizione agevolata ora vale per tutte le cartelle dal 2000 sino a settembre 2017. Vale anche per i contribuenti esclusi dalla prima edizione. Nelle intenzioni del Governo l’operazione porterà nelle casse dello Stato 209 milioni di euro. Salta la riforma delle agenzie fiscali.
SCUOLA, A CASA ANCHE DA SOLI – I ragazzi con meno di 14 anni potranno tornare autonomamente da scuola, previa autorizzazione dei genitori.
SIGARETTE ELETTRONICHE – Le sigarette elettroniche non potranno più essere vendute online, solo dai rivenditori autorizzati.
SPESOMETRO – I contribuenti potranno trasmettere i dati annualmente o semestralmente, semplificando la procedura. Abolite le sanzioni per gli errori commessi nell’invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016.
STOP BOLLETTE A 28 GIORNI – La fatturazione diventa obbligatoriamente mensile per telefoni e pay-tv, con l’esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese.
PACCHETTO SISMA – Sospese fino al 2020 le rate dei mutui degli immobili nelle zone rosse dei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016. Nessuno sgombero fino a quando non si avrà una soluzione alternativa (mai più nonna Peppina, tanto per intenderci).
VACCINI – Si confermano le semplificazioni per le scuole, che non avranno più l’obbligo di verificare la regolarità delle vaccinazioni.
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